Categoria: Poesie sulla morte e il dolore

Ho pianto, per tutti i bambini

Ho pianto per i bambini africani morti nelle guerre di quel continente ho pianto per i bambini morti nelle Torri Gemelle ho pianto per i bambini fuggiti su barconi sgangherati e annegati nel Mediterraneo ho pianto per i bambini siriani scomparsi sotto le macerie a causa dei bombardamenti ho pianto per la strage dei bambini di Beslan nell’Ossezia del Nord ho pianto per i … [Continua a leggere Ho pianto, per tutti i bambini]

Il rosa di Penelope

  Penelope aveva gli occhi grandi le ciglia ricamate d’azzurro e la bocca rosa e carnosa. Camminava ai bordi della via con i lampioni a far da cornice e le scarpe rosse consumate. Al collo quel foulard a fiori e la borsa di cuoio a ricordare del ’70 le lotte e le conquiste. Penelope aveva tanti sogni nelle tasche allegre di ragazza camminava ai … [Continua a leggere Il rosa di Penelope]

Mentre il cielo tace

Angeli trasparenti lì in alto a sorvolare i ruderi mentre tace il cielo in uno specchio di tristezza. Le parole intrecciano i silenzi e le lacrime mute mentre di piombo la luna è orfana di mare e stelle. Ribollono le scie e di vena in vena scorre l’eco mentre in fragili sequenze si scheggia la roccia. La disperazione grida l’aiuto è una mano che … [Continua a leggere Mentre il cielo tace]

ARSA (A Sara)

  Lingue di fuoco ti hanno arsa, l’abominio è stato di nuovo compiuto perché vivere e decidere è una scala troppo ripida per un uomo sputato per errore su questa terra.   Arsa tra le fiamme uccisa dal possesso e dal non amore vinta dalla ferocia e dall’indifferenza malattie che urgono essere curate in questo mondo che gira con inerzia.   Non è destino … [Continua a leggere ARSA (A Sara)]

Incipit (Questo cielo romano così grigio)

  Questo cielo romano così grigio sembrerebbe voler piangere tutte le lacrime di questo mondo… L’unico pensiero è stato questo incipit che mi ha folgorato in un’altra giornata messa a ferro e fuoco. Guardavano la luna da un vetro non sapevano ancora che avrebbe pianto lacrime di rabbia e sangue. [Occorre fare attenzione alle curve che sbandano silenziose] Capovolte sulla terra come in un … [Continua a leggere Incipit (Questo cielo romano così grigio)]

VIA D’AMELIO (A PAOLO BORSELLINO E ALLA SUA SCORTA)

Lo scoppio di una bomba mille vetri in frantumi mille anime disperse. Cenere che non si spegne e non spegne il ricordo di chi con coraggio affrontò, la parola morte. Scritta sui muri della vergogna lavati dal pianto delle madri dei figli dei mariti dei padri. Dal canto sconosciuto della gente inginocchiata ai piedi del sacrificio. Troppo presto troppo tardi e mille ancora i … [Continua a leggere VIA D’AMELIO (A PAOLO BORSELLINO E ALLA SUA SCORTA)]

Evanescenze

Evanescenze che ritornano vestite di bianco come in un quadro mai dipinto ma nei tratti disegnato. Veli incatenati e braccia disperate nei vicoli silenziosi dove ogni pietra racconta storie passate e mai dimenticate. E’ rosa di vento questo il suo nome impresso nel fango dove fu uccisa da chi le porgeva la mano. La vita l’attendeva voleva accendere il sole e spegnere la luna … [Continua a leggere Evanescenze]

E’ tardi

E’ tardi per rincasare le ore perdute dietro macigni arsi di protervia annullate da un torbido pensare. La rinuncia è un dono da assaporare in momenti di solitudine chiassosa per contare quanti soli e quante lune sono passati attraverso la sua vita. E’ tardi per fare i conti, questo lo sa il pendolo non cessa di battere e l’eco corrisponde quanto basta per decidere. … [Continua a leggere E’ tardi]

Il risveglio

So cosa significa disegnare una lacrima e comprendo il significato di un sorriso mai fu tanto netto il senso di una rima. Potature necessarie di rami rinsecchiti per far rinascere germogli incontaminati nudi e vestiti di semplicità trasparente. Il risveglio in un unghia laccata di rosa ed il nuovo torna nelle mani trepidanti in quella voglia di luci azzurre e accese di crepuscoli sfogliati … [Continua a leggere Il risveglio]

Occhi grigi (A mia madre ad un anno dal suo volo… )

Ti vedo mamma ancora impressi i tuoi occhi grigi, di un colore mai visto aperti contro il soffitto. E noi TRE un’unica lacrima accanto al tuo letto nell’agonia dell’ultimo addio. E quelle mani tormentate dalla sofferenza aggrapparsi alle nostre bagnate dal dolore per quella perdita ancestrale che mai vorresti intravedere. Ora sei luce che inonda il ricordo di un ottobre sacro, altare di memoria. … [Continua a leggere Occhi grigi (A mia madre ad un anno dal suo volo… )]

Il cielo si è spento

    Il cielo si è spento quella notte in balia del vento di quel fuoco che demone si è infranto sulla libertà d’essere uomo. Uomo libero dalla guerre, dagli squallidi giochi d’un mondo ottenebrato dall’egoismo fratelli che hanno solo un colore nella pelle solo un limbo pigmento. Il cielo si è spento tra le grida disperate e audaci nelle braccia portate in alto … [Continua a leggere Il cielo si è spento]

Uccidimi

Uccidimi so che lo farai non sei degno di accarezzare quel fiore che cresce dentro di me. Prima picchiami so che ne sarai capace sei degno di tutto l’orrore quel sangue macchierà il tuo corpo. Non sei uomo solo l’ombra che trafigge quella porta chiusa chiamata inferno. Uccidimi prendi il collo tra le mani e stringi, stringi forte con tutto il fiato! Ora io … [Continua a leggere Uccidimi]

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