Penelope aveva gli occhi grandi
le ciglia ricamate d’azzurro
e la bocca rosa e carnosa.
Camminava ai bordi della via
con i lampioni a far da cornice
e le scarpe rosse consumate.
Al collo quel foulard a fiori
e la borsa di cuoio a ricordare
del ’70 le lotte e le conquiste.
Penelope aveva tanti sogni
nelle tasche allegre di ragazza
camminava ai bordi della via.
Un giorno le si schiuse il grembo
il calcio ben assestato e…
Le lacrime non rosse, ma rosa
le scesero, non un lamento.
Penelope delle mille battaglie
vittima del suo carnefice,
tra i seni un rivolo d’agata.
Il rosa di Penelope urla
negli occhi semichiusi
nella sua bellezza soffocata.
Vola nell’aria e si libra in alto
dove chiarezza e libertà
non nella carne ma nel canto,
si fanno amore per Le Altre.
Penelope e le sue lacrime rosa,
in cammino, con un fiore tra le mani
dove tutto non accade, ma rivive.
©Patrizia Portoghese
L’ha ripubblicato su Sui sentieri dell'anima… di Scrivere per Amoree ha commentato:
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