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Recensione di Paolo Merenda

Silloge di poesie incantevole e pregna di significati

Questa raccolta di poesie culla il lettore dall’inizio alla fine, fra le pagine si snodano veri e propri canti che diventano quasi ipnotici, con l’Amore, quello con la A maiuscola, a far udire la sua voce verso dopo verso.

Mi ha ricordato, in alcuni componimenti, la fiaba “Il soldatino di piombo” di Hans Christian Andersen, con l’amore che trionfa su tutte le avversità e vive in eterno. Anche nelle poesie più struggenti, come “Schiarirà”, che tratta il tema di una storia finita, ci sono spiragli per un nuovo sole a riscaldare l’animo: “Non resta solo terra bruciata / avanti sprazzo di solare luce / Schiarirà / Le nostre strade”.
È un libro curato fin nei minimi particolari: ho trovato più che giusto cominciare con la poesia che dà il titolo all’intera silloge, forse tra le più belle della raccolta, ma nessuna è fuori posto. Il cammino che la poetessa Patrizia Portoghese propone al lettore ha delle tappe ben precise, e che portano man mano fino alla fine. Non a caso l’ultima poesia, “Nel cuore e negli occhi”, termina con “È l’ultimo capitolo / D’un libro senza età […] E gli occhi non saranno / spenti, mai più”.

Resta alla fine un libro per tutti gli innamorati, per chi ama, per chi ha amato e soffre per la fine di una storia, per chi vuole amare. La penna delicata dell’autrice accompagna e porta in un altro mondo chi si avvicina a queste pagine con i sensi pronti a cogliere tutte le emozioni che i versi sprigionano. Esortazione che la stessa Patrizia Portoghese dà, in “Goccia a goccia”: “Goccia dopo goccia / Ti voglio assaporare / risalire altopiani / fino a raggiungere il mare. / Aprire i sensi / navigare sulle onde / della passione”. Versi che ogni lettore potrebbe recitare al libro prima di immergersi nella lettura: questa silloge va assaporata, appunto, goccia a goccia.

L’autrice non a caso è stata già premiata per le sue liriche, arrivando con un precedente libro, “Scrivere per amore”, al secondo posto del Premio Leandro Polverini.

Paolo Merenda

http://www.paolomerenda.it/recensione-eclisse-di-cuore-patrizia-portoghese/

ECLISSE DI CUORE di PATRIZIA PORTOGHESE

E’ l’amore a pulsare in tutta la raccolta poetica di Patrizia Portoghese, ECLISSE DI CUORE, edito da S.D. Collezioni Editoriali. Il titolo dell’opera ricorda la canzone “Eclissi del cuore” di L’Aura, nota al pubblico per aver partecipato al Festival di Sanremo.
L’esigenza di aprire il cuore ai sentimenti, la necessità di amare si trasformano in urgenza espressiva. L’autrice usa un lessico sincero, senza veli, lo stile è aperto, mai pesante e si nutre di sfumature imprevedibili.
Nella lirica “Infiniti noi” si fa vivo l’eco di una passione che percorre pelle e cuore, “baci cuciti/braccia annodate/tra lenzuola di rose”. L’amore diviene libertà, felicità e risorsa per la vita.
La silloge ci porta ad attimi di riflessione, a realtà contrastanti, tra brividi e lacrime; infatti, la poetessa non nasconde la sofferenza, quell’amore sospirato e agognato. Concede comunque al lettore una luce, una chiarezza improvvisa a dimostrazione di quanto sia fondamentale per l’essere umano credere nella forza dell’amore. “Non resta solo terra bruciata/avanti sprazzo di solare luce/- Schiarirà-/Le nostre strade.”
La maggior parte delle poesie vuole essere un canto puro e profondo dettato dalla semplicità e dalla sensibilità. C’è la volontà di dare corpo alle emozioni, come in una sorta di confessione interiore.
Alcuni testi risultano particolarmente toccanti per la particolare trasparenza espressiva.
La poesia di Patrizia Portoghese si configura come messaggio universale di rinascita, di fiducia verso i sentimenti e l’esistenza stessa. Riscoprire il senso e il valore della propria identità attraverso la poesia è possibile e l’autrice ne è pienamente consapevole.

Michela Zanarella

Intervento di Renato Fedi alla presentazione della silloge Eclisse di cuore

Conoscere Patrizia personalmente è stata per me una esperienza davvero importante; anni fa ne avevo apprezzato l’intensità del pensiero poetico leggendo i suoi testi in alcuni siti letterari ed avevo cercato d’immaginare il genere di persona che era dietro quella penna così interessante.

Gli strani ed inaspettati giochi della vita mi hanno permesso di trasformare la foto dell’immaginazione inrealtà fisica, questo grazie all’Associazione La Nuova Musa che ha chiamato Patrizia a far parte del direttivo.
Ebbene il contatto reale ha dato toni più accesi ai colori di quella foto immaginaria, mi sono trovato di fronte ad una persona quasi d’altri tempi, vera, sincera ed appassionata nello scrivere, una Donna dal pensiero ‘pulito’ come poche, che da onore al cosmo femminile.

Leggere i suoi versi mi ha condotto per mano in un mondo poetico pregno di valori forti, veri; ho avvertito la sincerità dei suoi sentimenti, l’amore che vive tra le sue parole è intenso in tutte le sue espressioni, non solo in quello carnale, un amore a tutto tondo, universale, quell’amore per gli esseri umani e per la vita che dovrebbe essere il perno del vivere di ciascuno di noi, espresso con una delicatezza ed una padronanza lessicale invidiabili.

A voi che oggi siete qui per la presentazione della sua ultima raccolta posso consigliare soltanto: Patty è da leggere e rileggere fino a metabolizzarne ogni parola, per assimilare e fare proprio il suo saper amare incondizionatamente.
Grazie a tutti ed a Patrizia per avermi dato l’onore di presentarla.

Renato Fedi

L’intervento di Renato mi ha colpita profondamente e non finirò mai di ringraziarlo per la sua vicinanza come poeta e come amico, soprattutto.

Patrizia Portoghese

divisore

Prefazione di Emilio Mercatili
Descrivere la poetessa Patty Rose (Patrizia Portoghese) assume per il sottoscritto un valore importante sotto il profilo letterale ed è un’onore poterla commentare.
Leggendo alcune sue poesie l’autrice si colloca in quella categoria di poeti definiti dell’anima laddove l’esperienza di vita, la propria condizione di donna nonche’ l’amore verso la natura e quanto ad essa collegata riesce perfettamente ad amalgamare i fotogrammi endogeni ed esogeni dell’esistenza del proprio vissuto e trarne linfa poetica ponendola in un linguaggio raffinato, vero..a tratti malinconico e non banale.
La vera forza centrale delle sue liriche è “l’espansione di un sogno” (citando Arthur Schopenhauer lo stesso usava dire: “La vita ed i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare”) una forza interiore che si sviluppa in una concezione vitale laddove la poesia non è leggenda bensi’ il movimento costante dell’intero essere vivente. A volte sussiste una ricerca tormentosa ai propri interrogativi ma, la ricerca stessa, diviene sempre luminosa capace di raggiungere frammenti di pura ontologia e di etica umana senz’alcuna retorica ai contenuti stessi.
Entrando nello specifico dei suo poemi potrei azzardarmi a dire che mi sono ritrovato in quello “spazio di liberta’ assoluta”, scoprendo il “fiore piu’ bello” attraverso valori intrinsechi alla vita, alla pace alla liberta’, alla giustizia, all’amore in generale, ..da questo velario dell’essere si identifica alla perfezione con il mondo esterno e con il proprio sentimento.
Patrizia non è una poetessa “istintiva”, il suo “lento defluire” apre lievemente stimoli e colori, sapori e battiti d’ali ovvero l’antitesi dei contrasti quali : amore-odio, sogno-realta’, vita-morte…se vogliamo dare una definizione tecnica quale qualifica stilistica si puo’ affermare che l’Autrice aderisca ad una metafisica degli effetti mettendo al centro del discorso l’uomo, la donna, l’amore verso il prossimo, la comprensione, ….e se è vero come ha scritto un grande filosofo italiano Gianbattista Vico: “la conoscenza del passato offre la chiave per comprendere il presente; la comprensione del presente da la chiave per comprendere il futuro” Patty Rose da una revisitazione poetica del suo passato per attingere al futuro imminente.

divisore

Recensione della poetessa Santina Russo sul libro ‘Scrivere per Amore’

Patrizia Portoghese è una poetessa romana che, come lei stessa dichiara, nel titolo della sua silloge e nella poesia che apre la raccolta, “scrive per amore”, per amore della poesia stessa, per amore della vita, verso la quale nutre infinite speranze, spesso disilluse, altre volte, duramente conquistate.
La silloge di Patrizia Portoghese si distingue per i tono delicati e familiari, attraverso i quali l’autrice sembra voler invitare il lettore alla scoperta di sé, attraverso la lettura delle sue poesie.
Un linguaggio diretto, semplice che, senza troppa retorica, mira dritto al cuore, suscitando emozioni, ricordi, momenti di profonda riflessione.
La lettura di questa silloge mi ha dolcemente incantata, trasportata nel mondo interiore di Patrizia Portoghese, come se stessimo l’una di fronte all’altra e lei avesse intenzione di confidare a me i suoi segreti più intimi, le sue ansie, i pensieri affettuosi che lei rivolge all’amica, all’amato nonno, ai figli, allo sposo… Non manca la condivisione del desiderio più profondo e intimo che una donna possa avere, il desiderio della maternità che l’autrice ha per molto tempo vagheggiato e finalmente realizzato, con un sentimento misto tra gratitudine e incredulità.
I versi scorrono uno dopo l’altro con sinuosa eleganza e semplicità, coinvolgendo il lettore in questo percorso interiore nell’animo dell’autrice… La trasparenza dei contenuti, la semplicità del linguaggio, rendono la raccolta di Patrizia Portoghese, un libro perfetto per l’arricchimento spirituale, culturale e personale di chiunque si accosti ai suoi versi. Un libro da ascoltare con il cuore, perché scritto con amore, e da conservare accuratamente per rileggerlo ogni volta che si sente la profonda necessità di parlare alla propria anima.
Santina Russo
divisore

Saggio critico di Alfredo Genovese
Nell’affrontare l’autrice Patrizia Portoghese , ritengo di non indulgere ad un enciclopedismo dispersivo, convinto, così come sono, che la sua storia letteraria abbia tuttora un suo fine specifico: giungere ad un convincente giudizio su ogni opera di sua poesia che i lettori leggono e cercano di interpretare, così come ritengo ancora che ogni fenomeno letterario si precisa e si distingue nei suoi caratteri specifici e può essere pienamente inteso solo se viene riportato in quel contesto storico-letterario-sociale in cui è sorto.
Da qui nasce, attraverso la realizzazione di queste affinità, il profilo storico-critico dell’autrice Patrizia Portoghese.
Patrizia si nutrisce di sentimentalismo nel suo mare letterario e non ci si può sbagliare e il momento in cui vengono offerte immagini e situazioni in ogni sua lirica che con molta originalità e semplicità di verificazione, si accompagnano ad un uso corretto della forma lessicale.
Spesso si legge nella poesia di Patrizia un tono anche malinconico e, nell’esaltazione del canto pur melodico, fa prevalere la consapevolezza della vanità della vita, poesia che domina e gestisce un profondo fatalismo che non smorza però la sua volontà di ogni specifica circostanza.
Diventa regina quando caratterizza il suo stile con frequenti colorite metafore e dal susseguirsi di allitterazioni.
Tra le pagine più belle e significative della produzione Portoghese, frutto di un’arte semplice e insieme sublime , trova allogamento il testo “ VOLO D’ANGELO” che racchiude nel suo nucleo l’originalità nell’intimo della sua personalità religiosa che resta ineffabile e irriproducibile.
Altro superlativo merito poetico si individua ed è allorquando Patrizia riesce a stabilire che il tempo e lo sviluppo dei fatti siano abbreviati in uno scorcio efficace.
Il passo più bello in assoluto lo si legge nella sua poesia a carattere ancora religioso “ SPINE DI GHIACCIO” che definisce come essenziale il non rinvenimento di nessun elemento di opposizione, infatti non attacca altri, ma esalta le condizioni della Chiesa e la sua essenza spirituale.
“ EMOZIONI” rappresenta la naturale espressione poetica in quel suo mondo psicologico accentuando e rendendo personale quel suo mondo figurato ed astratto e che suggerisce non tanto di separare gli elementi intellettualistici quanto di osservare il loro concorso ad una atmosfera assorta e magica, in cui dibatte il dramma degli spiritelli e in cui si inserisce quell’elegia dolente che a poco a poco si dissolve in musica: “il presente giorno / lasciando inalterati/ ricordi tutt’intorno””
Questo saggio critico, non incerto nella valutazione, ha circoscritto gli accenti più vivi del suo inneggiare più prolifico: l’amore che Patrizia concepisce non come stupore estatico, ma anche come lontananza, memoria, rimpianto, solitudine;
riesce pertanto nella sua evocazione graziosa e galante in un raccoglimento elegiaco ricco di formule e stilemi.
Nella poesia “ NULLA ACCADE PER CASO” l’inizio e l’epilogo, assai felici foneticamente, rivelano una dipendenza che si nutre di accenti via via più risentiti, di più concrete determinazioni.
Il mesto accento elegiaco che pervade nei versi ne fa, a mio parere, una perla d’alta poesia.
Nel suo concreto, la maggior parte dell’attività produttiva di Patrizia, si identifica in un vertice di immagini e suoni che si integrano così intimamente in una armonica alternanza di toni, tali da rendere impossibile qualsiasi delimitazione fra il reale ed il fantastico, fra la passione amorosa ed il sentimento della natura, fra il ricordo ed il sogno.
Per giungere alla chiusura devo ammettere che la novità e l’interesse dei componimenti poetici della Portoghese, sul piano critico, non possono farsi derivare in alcun modo dalla loro sostanza psicologica, cioè dai loro frequentissimi spunti di varia entità, i quali sono realmente gratuiti, non obbedendo ad alcuna realtà interiore o impulso delle memoria, ma semplicemente ad una indifferente scelta anteriore determinata dalle consuetudini correnti della poesia.
E come ogni altro esercizio letterario, come, cioè, ogni consapevole e graduale presa di possesso di nuovi mezzi espressivi, così anche queste poesie di Patrizia si sviluppano progressivamente, variando senza sosta e con sempre più sicura abilità, dai moduli schematici ed elementari.
Alfredo Genovese

9 Comments on “Recensioni su Patrizia Portoghese

  1. che la sorte possa baciare sempre benevolmente il tuo grande talento Patty Rose

  2. che la sorte possa sempre baciare benevolmente il tuo grande talento Patty Rose

  3. Grazie Giovanni, credo che la poesia unisca… Nella sensibilità e nel coraggio di portare avanti quello che abbiamo dentro… Sui sentieri dell’anima… Patty.

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