Questo cielo romano così grigio
sembrerebbe voler piangere tutte le lacrime di questo mondo…
L’unico pensiero è stato
questo incipit che mi ha folgorato
in un’altra giornata messa a ferro e fuoco.
Guardavano la luna da un vetro
non sapevano ancora che avrebbe pianto
lacrime di rabbia e sangue.
[Occorre fare attenzione
alle curve che sbandano silenziose]
Capovolte sulla terra
come in un girone dantesco
ora volano serene abbracciando l’universo.
[Le voci degli angeli
raccomandano preghiere senza addii]
E penso che i giorni si susseguono
si rincorrono come in un labirinto senza fine
e le vedo quelle ombre
saltare giù da un vagone che fuma di morte.
Quelle valigie pronte per un viaggio
ma sfondate dal boato vigliacco
di demoni senza lacrime né sentimento.
[L’accetta non cade
e stronca il cuore dell’abisso più profondo]
Cellule che generano fantasmi
instillano il dolore e se ne cibano
fino a sfinirsi nella violenza e nel rancore.
[Sul finire di una nenia
colma di congegni a tempo e polvere di sale]
Ah questo cielo romano!
Stasera così sgombro da nuvole
tanto che Selene ha donato lucciole bianche
per far luce sulla terra, per dimenticare, per sperare ancora…
©Patrizia Portoghese
A tutte le vittime innocenti di questi giorni…
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