Le Madri
hanno mani che hanno accarezzato
piccoli cuori appena nati,
i pianti neonati diventati sorrisi.
Hanno solcato deserti
in solitudine, alla ricerca del futuro.
Le Madri
felici e disperate
hanno consumato scarpe
e bevuto grappoli di speranza,
per donare uno spicchio di eternità.
Camminano, Le Madri,
camminano e camminano senza sosta
con le spalle appesantite dai dolori,
inciampano e si rialzano, Le Madri.
Le Madri
con i cuori colmi di lacrime e rabbia
avvolte in stuoie nere,
passano la vita a chiudere gli occhi.
Le Madri
non conoscono sosta nei pensieri
eppure vendemmiano l’impossibile
e il succo d’uva splende di loro.
Sono maree di corallo, Le Madri.
Asciugano le onde dei dispiaceri per salvarti.
Le Madri
la cui vita è una canzone disperata
scritta dal destino
suonata da ciglia inumidite.
Il sole frantuma nuove albe
come noccioli di tenero pane,
Le Madri sempre lì
a soffrire e gioire, in silenzio.
Ma c’è un tempo e ci sarà, per Le Madri.
Le Madri che tempo non hanno più.
[Testamento d’autunno, un bimbo che sorride,
una goccia che cade, l’infinito che si arresta, inesorabile]
©Patrizia Portoghese
L’ha ribloggato su Sui sentieri dell'anima… di Pattyrosee ha commentato:
Auguri a tutte le mamme e alla mia…
❤️❤️❤️