Recensione ALLA SILLOGE
IO SONO RESPIRO PURO
DI MARIA FORNARO
Rifugiarsi nella poesia, oasi di pace e d’amore come fa Maria Fornaro è sublimare se stessi e porre fine ai propri dispiaceri. Scrivere d’amore è esser nati per amare, nel più ampio significato del termine, dove i versi sono le lacrime presto asciugate nelle chiuse delle liriche. Dove il messaggio diventa speranza e luce. Già l’incipit, il titolo della silloge è un verso che da solo è poesia, così come la chiusa della lirica che inizia il viaggio dell’autrice
-Io sono una pagina di un libro ancora da leggere, sono una tela bianca ancora da dipingere. Io sono.-
Quella pagina bianca, quella tela… Dove ancora scrivere e dipingere la propria vita, perché si è. Si è consapevoli delle virtù, forse finora sconosciute. La poesia dona immediatezza in quell’attimo impresso nell’anima e regalato agli altri, con amore, per amore.
Leggo in profondità le sonorità di Maria, come se fossi davanti ad uno specchio. Chi ha amato tanto, chi ha dato se stessa per un amore, poi disatteso, soffre… Tanto. La poesia aiuta, è una cura come altre non ce n’è.
Nella poesia Abbracciami, si legge forte il bisogno d’amore, il bisogno di non soffrire più, il bisogno di credere ancora in esso, comunque sia.
Abbracciami, abbracciami forte fino a togliermi il fiato, fa’ che io mi riscaldi con il suono della tua voce, fa’ che ogni dubbio si dissolva come nebbia al mattino, fa’ che il tempo non lasci cicatrici ma lenisca il dolore, fa’ che io creda ancora nelle favole.
L’introspezione sottile, ma forte si evince nella poesia
Seduta, con lo sguardo verso l’infinito, innocenza e coraggio.
Seduta, con il pensiero verso il passato, amore e ricordi.
Seduta, con la consapevolezza di aver le mani piene di nuvole.Ecco, la consapevolezza che nutre l’io della poetessa, della donna Maria Fornaro. L’emozione si palpa in tutte le poesie, scorrono come un fiume, lento e calmo. Seduti al margine si deve leggere e rileggere questo libro, pieno d’amore. Ringrazio Maria per avermi dato la possibilità di leggerla e di scriverne umilmente il mio pensiero, mi sono ritrovata nei suoi versi, nel suo amore a tutto tondo.
Patrizia Portoghese
Maria Fornaro nasce a Fragagnano (TA) nel Dicembre del 1964. Sposata dal 1994, ha due figli.
Laureata in Materie Letterarie all’Università di Bari, dopo un breve periodo di insegnamento e varie altre esperienze lavorative nel campo museale, si è dedicata interamente alla propria famiglia. Le piace leggere, ascoltare, discutere e mettersi in gioco. Scrive per diletto e per emozioni e pensa come Daniel Glattauer che “scrivere è come baciare, solo senza labbra, ma con la mente”.
I suoi autori preferiti sono Valerio Massimo Manfredi, Glenn Cooper, Kahlil Gibran, Michail Bulgakov, Edgar Lee Masters, Nikolaj Vasil’evič Gogol’ , Franz Kafka, Khaled Hosseini, Carlos Ruiz Zafón, Henrik Ibsen, Thomas Mann, Giovanni Verga, Luigi Pirandello.
“Ho iniziato a scrivere sull’onda di emozioni che mi hanno travolta, emozioni che hanno lenito ferite e accarezzato l’animo e il cuore. Non sapevo di saper scrivere e non so ancora se so farlo, ma lo faccio perché il mio cuore comanda le mie dita.”Bibliografia
Pubblicazioni:1) Alcune mie poesie sono state inserite nella raccolta di poesie “I poeti contemporanei” n.12, edito dalla Casa Editrice Pagine di Roma nel 2012.
2) Libro di poesie “Io sono respiro puro”, Ed. Youcanprint.
Booktrailer del libro: https://www.youtube.com/watch?v=m3SrBxrcwHU
Commenti recenti