Ritorna di stupore in stupore
il ricordo di una bambina
occhi grandi verso il cielo
con la gonna arruffata
in un girotondo colorato.
Mai avrebbe creduto
di correre tra le pagine
di un libro immaginario
dipinto di poesia
dipinto di amore
dipinto di dolore.
In quel cortile d’alberi
dove i sorrisi erano lune
capovolte all’insù
disegnate dall’infanzia
allegra e spensierata.
Già, anche allora erano lune
come oggi, seppur diverse
nello stupore che è sempre
in quello sguardo di bambina.
Dipinto di nostalgia
dipinto di fantasia
dipinto di poesia.
Mi ritorna il fantastico gioco,
nel vivere di sogni nella realtà
così imprevedibile
così inafferrabile
così veritiero.
Ritorna di stupore in stupore
il ricordo di una bambina
occhi grandi verso il cielo…
@Patrizia Portoghese alias Pattyrose
Tutti i diritti riservati
Dolci immagini dell’infanzia, che si riaffacciano alla mente con un senso d’incredibile stupore, dovuto all’inesperienza della vita, che fa il suo gioco nelle
pieghe dell’anima.
Poesia paiciutissima, buon giovedì, mia cara, silvia
Il cielo visto da bambini, è diverso da quello visto da adulti…. sarà forse che un po di fantasia la si perde..
Molto belli questi versi.
Buona giornata, con amicizia, Vito
Grazie Vito, serena giornata a te!
Sergio Carrivale
Spesso dimentichiamo come si guarda il mondo. elaboriamo troppo e non lasciamo spazio alla semplicità divenendo dei burocrati insensibili. scrivere poesie come questa, almeno per un po’, ci guarisce dalla realtà.