Un periodo pesantissimo, stressante per il corpo e per la mente. Quando una mamma ha bisogno si deve essere presenti, ogni altra cosa sembra superflua, anche la cura dei propri figli. Anche se la mamma non è la tua, ma la ami come se lo fosse.Ho fatto per lei tutto quello che potevo, sapevo che lei avrebbe fatto lo stesso per me. Vedere una donna forte come lei, incapace di combattere contro il male che l’attanagliava, m’intristiva. Osservarla e vedere come era tornata bambina, mentre riposava, mi dava sollievo. Solo a volte nei suoi occhi intuivo la paura. La paura di morire.
Le parlavo durante le lunghe giornate passate con lei a cercare di ricordare fatti e cose che una volta le erano tanto congeniali. Ora non più. L’ho aiutata nei suoi ultimi mesi, come avevo fatto sempre. L’ho lavata, imboccata, accudita. Perché amavamo lo stesso uomo. Suo figlio, mio marito. Non so, davvero non so, se ora lei sarebbe contenta di come sono andate le stagioni. Un freddo intenso mi costringe a coprirmi. Dopo quell’evento, tutto è cambiato.
(Pattyrose)
Non ho letto questo romanzo, ma credo che sia un romanzo che fa riflettere sulla vita, certamente dopo simili esperienze non si è più gli stessi di prima.
Buon pomeriggio Patty
Lo sto finendo di scrivere Vilma… No non si è più come prima… Storia lunga. Grazie per il tuo commento 🙂
Sicuramente molto interessante a leggere questo romanzo.. mi hai incuriosata… ti abbraccio Pif