S’impossessano degli occhi
delineano il tuo orizzonte
aperte a letture saporite
sul lungo periodo dell’amore.
Volumetrie contagiose
invadono gli alveoli
e cercano di rapire il respiro
in quel non sense d’eros.
Si proiettano le ombre
in un silenzio che tuona
di lingue e vene ricolme
che di schiena si volgono.
Volumetrie impalpabili
pulsanti e frementi di note
che si avvolgono in una notte
di amplessi e stelle
di fiati e perenni acuti
di margherite sfogliate.
E’ quella la notte
delle lunghe ombre
e di noi avvinti alla luna.
Patrizia Portoghese
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“Volumetrie”che mi richiamano edifici fantasiosi, castelli fatati ricostriti in materia eterea e solare…
Piaciuta assai
Un saluto ed un fiore…