Forti e teneri
i tuoi abbracci di more e miele
che con le labbra suggelli.
E tutto intorno
filari d’uva rosso rubino
chicchi succosi da bere
nell’anfratto dorato dell’amore.
Come fili
ci siamo intrecciati
in questo destino che lascia stupiti.
Morbide voglie
che ci assalgono al contatto
di corpi bramosi non solo d’affetto.
Tigri in gabbia
per troppo tempo affamate
divorano a dolci morsi,
non più carni proibite.
Ma tenere come fossero dolci amanti
predano dal loro cuore i pianti.
Certezze che si gustano al tatto
d’un lascivo e possente tocco,
attratti come pianeti
in uno stillicidio di meteore.
Oltrepassando la luce
un nuovo universo, noi.
E nel cobalto solo i nostri occhi
scintillanti d’estasi e piacere
nell’attendere il domani.

Patrizia Portoghese alias Pattyrose
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