Ho appeso le speranze
a una stella cadente
che si avvicina all’altra metà della luna,
turgida l’ombra che si fa luce.
Le palpebre annuiscono
e gli occhi non si perdono
nella profondità dell’ impercettibile,
cristallina la lacrima riluce.
I traguardi non sono lontani
le linee della vita vicine
che di fine merletto s’intrecciano,
sotto la mia pelle scintille.
Sotto la mia pelle fuoco che arde
chiarezza che non si disperde
verità che non soffoca nella gola.
Voce che tra mille invoca
luna, sarò da te, un giorno, non lontano.
Sarò da te, luna
che dimori sotto la mia pelle, da sempre.
©Patrizia Portoghese
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