Soli e umiliati
dietro cortecce di cemento
aspettano l’ultimo ordine per la fila.

Scortati da uomini
che di blu s’appellano
in quel cielo sconquassato di buio.

Paesi di neve
che di rosso vi macchierete
nella scelta che d’orrido s’appresta.

Annullate l’accordo
che d’intreccio e intenti
si fece per esser liberi di camminare.

Di steccati e muri
s’eresse il passato remoto
storia volle cancellare l’impronte
di sbieco nasce quel nuovo, già da cancellare.

Nel blu di una bandiera
annegano le speranze e le lacrime
annichilisce anche l’ultimo brandello
stormi d’uccelli migratori hanno perso l’identità.

©Patrizia Portoghese

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