E’ un sedile di nostalgia
quello dove poso i miei pensieri
consunto, ma ricoperto di soffice seta,
incrinato dove il dolore ha lasciato un segno.

Culla dei ricordi
allacciata a fiocchi di solitudine
imbalsamata, nelle stagioni passate,
corrosa dall’avvicendarsi delle tempeste.

In quel tempo dove
erano stagliate più ombre che luci
allungate, fin dove l’occhio non poteva arrivare
perché trafiggesse con lo sguardo le bugie.

Ed ora che il cammino
seppure nell’illusione di un momento
seguiva percorsi d’impervia armonia
luccica all’orizzonte un veliero nero.

Scocca l’ora delle streghe
dagli occhi azzurri e dalle unghie affilate,
stanno lì, di prua, ad indirizzare l’ingordigia.

Pronte all’arrembaggio
mai sazie di colpire, con l’arroganza propria,
spumeggianti onde che non cederanno mai il passo.

E’ finito il tempo delle favole
il tempo che sussurrava dolci nenie
e pettinava capelli di bambola, è finito
in cima ad un altro universo, dove il mare si colora di rosa.

Patrizia Portoghese
Tutti i diritti riservati