Respiro in affanno
contratta solitudine,
donna bersaglio.
Spasmodiche mani
innervate d’odio,
colpiscono come mannaia.
Il collo tumefatto
obliqua lacrima,
raggela lo sguardo.
E ancora schiaffi
da ingoiare solo
l’amaro in bocca
secca la gola.
Ci sarà un giorno
dove questo sarà,
solo ricordo?
Donna donna
contro muro
scheggiato.
Uomo uomo
mano alzata
schernisce.
Creature fatte
per amarsi
non per odiarsi.
Finirà finirà
mattanza di donna
mentre scorre
lento il tempo.
Nell’attesa…
D’odio si muore.
@Patrizia Portoghese alias Pattyrose
Tutti i diritti riservati
L’ha ribloggato su Sui sentieri dell'anima… di Pattyrosee ha commentato:
Prosegue la mattanza…
…l’odio serve a poco…solo a rendere più precaria una situazione già difficile che tumulti dell’anima rendono davvero insostenibile…
Bel blog e bel post davvero =)
Torniamo a riflettere oggi (e non solo oggi) sulla questione della mutilazione genitale femminile.
Il corpo di una dea va rispettato.
La peggiore mutilazione è quella dell’anima, perché per quella non c’è protesi.
Spero avrai modo di ricambiare la visita sul nostro blog:
http://vongolemerluzzi.wordpress.com/2011/02/06/mutilazioni/
Davvero cruda e pungente, quanto densa di significato profondo..Brava,Patty!
Grazie Daniela, buona domenica!
Scusami avevo sbagliato clicca adesso
Buongiorno Patty e buona Domenica, quanta verità in questa bellissima poesia “D’odio si muore”…
Un sorriso, un abbraccio e clicca
Buona domenica Gianna, un abbraccio grande così!!!