Un viale alberato
unico al mondo,
affacciarsi su una bellezza
che mai tramonta.
Rallenta il cuor
con palpito natìo.
Sfumature rosa
di un tramonto acceso.
Tegole vermiglie
senza tempo,
narrar favole
di un altro tempo.
Il silenzio assorda
tra soffi di vento.
La brezza della sera
leggera si posa.
Estasiata rimango,
incurante del resto
ad ammirar muta
i tetti di Roma.
L’ha ribloggato su Sui sentieri dell'anima… di Pattyrosee ha commentato:
Roma mia…
Mai ho sentito una poesia più mia di questa! Superba!
Grazie Angela, sei impagabile… I tetti che coprono la nostra città. Baci.
Grazie Gianfranco, ero affacciata alla terrazza del Pincio, una delle vedute più belle di Roma… Ed è nata questa poesia.
Bella visione del panorama aereo di una delle più belle città del mondo, brava Pat l’hai descritto divinamente.