Roma mia…
Un viale alberato
unico al mondo,
affacciarsi su una bellezza
che mai tramonta.
Rallenta il cuor
con palpito natìo.
Sfumature rosa
di un tramonto acceso.
Tegole vermiglie
senza tempo,
narrar favole
di un altro tempo.
Il silenzio assorda
tra soffi di vento.
La brezza della sera
leggera si posa.
Estasiata rimango,
incurante del resto
ad ammirarar muta
i tetti di Roma.
L’incontro con l’orizzonte è come carezzare il nostro desiderio di infinito
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Sui sentieri dell'anima... di Patrizia Portoghese 
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