Sono come un albero
con cinquantasette radici
infiltrate tra terra e anima,
a contarmi i giorni passati.
A vedere i giorni futuri
e come la felicità appare
se in una goccia di luna
e in un filo d’erba
vedo la pace delle parole.
Come un albero
che cresce lento
nel divenire degli anni,
dove il cielo si fa più vicino
e di sole s’inebria.
Vedrò ancora piogge
e temporali di sale,
lì dove un’altra alba sorgerà.
Sono come un albero
con cinquantasette rami
prospicienti nel domani.
Quel domani di interrogativi
e di nuove battaglie
a comporre nuove canzoni
mentre il tempo trascorre.
Nessuno arresterà quei rami
né estirperà le radici
fino a che il cielo, di blu
disegnerà la notte
ed io sarò lì nel fogliame
a ritrovarmi ancora una volta.
[La sostanza non muta
empirà la bocca dell’universo,
di frutti nuovi colmerà la terra
e nuove radici nasceranno]
©Patrizia Portoghese
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