UCCIDIMI
Uccidimi
so che lo farai
non sei degno di accarezzare
quel fiore che cresce dentro di me.
Prima picchiami
so che ne sarai capace
sei degno di tutto l’orrore
quel sangue macchierà il tuo corpo.
Non sei uomo
solo l’ombra che trafigge
quella porta chiusa chiamata inferno.
Uccidimi
prendi il collo tra le mani
e stringi, stringi forte con tutto il fiato!
Ora io sono
e tu non sei più
mio carnefice, tu sei ucciso dal male
ucciso da te stesso e da lì mai fuggire potrai.
Scendono gocce
di pianto e sorriso
un’altra donna ha preso il volo
ha spiegato le sue ali d’argento e brilla
brilla con le altre, tutte già in ascesa verso il cielo.
QUEL CHE RESTA
Sta per finire
questa stagione di vita
quando ero disperata
e sfioravo le rose e le spine.
-L’orologio non si è fermato
batte la lancetta sull’ultima stella-
I petali sono azzurri
come singhiozzi di mare
e mi allontano saltando le onde.
-L’orologio conta gli ultimi secondi
batte la lancetta sulla via del non ritorno-
Quel che resta
è un vuoto tra i capelli
un sospiro portato via dal vento.
-L’orologio batte inesorabile
su un’altra parete troverà riposo
e sarà la prima volta di una donna-
Una donna che ama vedere
con nuovi occhi il destino
e la luce di giorni nuovi in arrivo.
Patrizia Portoghese in arte Pattyrose
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