Un dramma che non conosce identità
se non quella della pazzia che diviene follia.
Neppure Medea ha spento tre stelle
nell’andirivieni di un’altalena spezzata.
Il tormento non scuote le viscere di una madre
che tanto ha sofferto le gioie del partorire.
Disumano l’essere che si cela dietro gli occhi
e che carnefice trafigge le carni inviolate.
Suona una ninna nanna dolce e un poco amara
anche il cielo si arrende e apre a malincuore
le porte dorate di quel che chiamano Paradiso.
Piccole in fila, con le vesti bianche immacolate
raccontano di fili d’erba bagnati di rugiada
e bruscamente strappati dalla propria terra.
Il vincolo più sacro è stato profanato
quando una mamma non culla la propria anima
non può chiamarsi più a regalare la vita
solo a spendersi in eterno girando al contrario
cantando in silenzio una folle ninna nanna.
@Patrizia Portoghese alias Pattyrose
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Spero che quelle tre piccole vite spezzate siano potute andare in un mondo migliore di questo, dove la follia non colpisce una madre abbandonata da una società egoista.
L’ha ribloggato su Le Passioni Nascoste.