Con la silloge “ Universo Donna ”, la poetessa Patrizia Portoghese intraprende un percorso di individuazione che chiude uno dei cicli della sua vita personale. Un grido di riscossa femminile traspare da questi versi scritti con una grande sensibilità d’animo. La donna, per la poetessa, è un altare e come tale venerato e rispettato: “ Creatura dell’universo…unica icona di te stessa…”.
Le poesie di Patrizia Portoghese sono cariche di significati profondi dove il dolore intreccia la soddisfazione della riscossa sulla vita. Una felicità scolpita nel dolore ma ancora più sentita “ Torni a brillare/ e sei più bella di prima/…sei padrona del mondo/sfera luminosa di accesa rivalsa”.Sono le tracce di una donna forte ma anche delicata e molto sensuale “ …l’aria tiepida di lei sfiora/ del vermiglio le gote”,” Toccami la bocca/ con dita di miele/ e discendi i sentieri / di accesi pensieri”.
Una donna ribelle che riscuote dalla vita i suoi sogni guadagnati con lealtà e pazienza “ nella luna vestita a festa, la donna che sono”.
La donna amica, nella poesia dell’autrice, è una donna presente in maniera discreta “ Esserti amica senza parole”, una donna che coinvolge e incoraggia “ Con le mani afferrare spighe di sole/ affidarle al vento che le porterà lontano”, “ Prendimi le mani, amica mia,/ aiutami ad andare lì dove non potrò più morire”.
Sul mondo poetico dell’autrice brilla “ Un arcobaleno di lune/ rotonde e perfette”.
Nel dolore la donna combatte e non si arrende. La vita è più preziosa delle stelle anche se “ hai l’angoscia nel cuore,/ parlare una condanna/…corri fuori / metti le ali ai piedi/ vola Violet!”
Nel mito l’autrice coglie molte sfumature di volti importanti come quello di Audrey Hepburn, Anna Magnani, Aung San Suu Kyi, Meryl Streep, Liz Taylor, Marilyn Monroe.
Occhi di donna “ Incline sempre alla tenerezza /…Troppo belli per non vivere più”.
La Donna Patrizia Portoghese, con questa silloge, si mostra nuda dai pregiudizi degli altri e antepone le lacrime in ogni emozione e sentimento perché il dolore ha scavato solchi profondi nella sua anima che brilla adesso di luce propria come una stella che trapassa le nuvole d’ inverno e riscalda di speranza le notti dei patiti nel cuore.
Violeta Cojocaru
Chi è Violeta Cojocaru
Violeta Cojocaru è una poetessa dalle mille risorse. Adora l’arte ed in molte delle sue forme riesce anche a metterla in pratica.
È l’amore che muove le sue giornate.
Giunta in Italia all’età di 17 anni da Bucarest, la bella capitale della Romania, si innamora delle montagne abruzzesi e decide di vivere a L’Aquila. Qui si divide tra l’amore per i figli e per lo studio. Si laurea a L’Aquila nell’indirizzo Educatore Ambientale e poi in Scienze della Formazione Primaria con la specializzazione in sostegno.
L’audace Violeta ha tre figli, due maschi ed una femmina: la Poesia.
Prende spunto per i sui versi dai molti argomenti circostanti la sua vita.
Il terremoto del 6 Aprile 2009 a L’Aquila ha segnato la sua vita con un punto di svolta e di metamorfosi.
Comincia a scrivere poesie e da allora e non si ferma più.
Nel 2010 vince il primo premio al Raduno dei poeti organizzato dell’Associazione Culturale “ Club Scrivere” ,con la poesia “ Sentiero di L’Aquila” e alcune delle sue poesie sono state pubblicate nelle antologie del “Club Scrivere” dal 2010 in poi.
Nel 2011, nel quadro dell’incontro poetico ad Aprilia, organizzato dall’Associazione culturale ed artistica “La nuova Musa”, Poesie sotto l’albero , è stata premiata con il Premio Speciale della Giuria con la poesia “Proprio quel giorno” al Concorso di poesia “In memoria di Carmelina Ghiotto Zini”. Due delle sue poesie sono state pubblicate nelle antologie curate dall’Associazione “ La Nuova Musa”.
Nel 2011 vince il terzo premio al Raduno dei poeti organizzato dall’Associazione culturale “ Club Scrivere”.
Nel 2013 vince il Primo Premio al Raduno dei poeti dell’Associazione culturale “ Club Scrivere” con la poesia sul tema dell’amicizia “Ti scrivo”.
Nel 2013 si classifica al sesto posto al Premio “Effetto Donna” sul tema “ Il mare”, con la poesia “ Profumo di mare”.
Con Luna Nera pubblica nell’antologia “ Memorial Miriam Sermoneta” la poesia “ Anima amputata”.
Tuttavia, l’incontro con la poesia è stato per lei solo il preludio per una lunga storia d’amore.
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