Sorreggo le ore, uno schianto
una luce fulminante ed un abbaglio
un incubo che rincorre le mie notti.
Le grida attorcigliate alla mia testa
la mano tesa a sferzare il pianto
un ragazzo in attesa al di là del muro.
Urla senza lacrime invadono la strada
corre e non muove neanche una ciglia
l’orgoglio è ferito e il cuore è morto.
La rabbia erutta come un magma
sotto il vulcano una madre addolorata,
colpita da una mano vigliacca…
E qui s’interrompe la notte
nei sussulti di parole dimenticate
un sospiro di sollievo, un profumo
che tinge l’aria di nuovo, é il presente.
Peccasti di superbia mangiando rancore
la colpa non è di nessuno, sussurrasti,
ma era già il tempo dell’addio
e non c’era più il sole, nascosto
tra le pieghe del tempo e del dolore.
Oggi è tempo di osservare e riflettere
quel ragazzo spaurito ora vola, sicuro.
Gli errori a volte sono una salvezza
ma gli incubi non li puoi fermare
arrivano all’improvviso mentre dormi.
Quello che conta è l’amore
nell’interpretazione di ciò che è accaduto.
Logora la presunzione di essere al di sopra,
c’è un limite al tormento che ti porti dentro?
Una domanda che non avrà mai risposta
se non nel concreto andare della vita, lo sai?
I giorni si confondono con l’odore della sorte.
Sorreggo le ore, un palpito d’azzurro
apre le porte ad un nuovo sogno che è diventato realtà.
@Patrizia Portoghese alias Pattyrose
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Edita in ‘Universo Donna’ Ed.LunaNera
L’ha ribloggato su Sui sentieri dell'anima… di Pattyrosee ha commentato:
Edita in ‘Universo Donna’