Brevità di luna

E’ un vero e proprio piacere e altresi’ un onore poter scrivere questa prefazione, la mia prima prefazione su ”Brevità di luna”, la nuova silloge di Carmine Valendino.
L’amore per la poesia ci ha fatti incontrare riuscendo a coniugare l’amicizia e la stima reciproca. Con emozione mi accingo a percorrere questo sentiero, disseminato di frammenti di lirismo assoluto, autentico, simbolico ed esistenziale. Come fosse un viaggio, attraverso le innumerevoli sfaccettature dei sentimenti dell’autore. Vi accorgerete come ognuno di noi potrà rispecchiarsi in essi.

Semi di sogni
Sperperano sorrisi
Solo
Sussurro
Su setoso
silenzio

Carmine ci conduce con leggerezza nei suoi sogni lunari. Nella libertà di amarsi, nella consolazione d’un sorriso che ha il sapore della luna. Simbolico il connubio letterale, così innovativo nella poesia moderna. Intesa a soddisfare menti e cuori mai sazi d’amore. Per parlare solo di una tematica racchiusa in queste perle dell’autore. Un simbolismo del tutto innovativo che si rifà minimamente ai poeti francesi di fine ‘800, forse ai nostri grandi italiani come il Pascoli. Oppure ai decadenti, di cui fu precursore Ungaretti.
Carmine Valendino si predispone ad una nuova metrica basata sul verso libero, ma scarno, filtrato. Così da folgorarci con i suoi versi. Ed essi restano come un’impronta indelebile, nella testa, ma soprattutto nel cuore.

Intense
Brevità di luna
Si alternano
In candori
Che piovono
Nella libertà
Di amarti

Carmine ci offre su un piatto d’argento le sue gocce di luna, con passione.
Usa i colori, anch’essi come simbolo. Il nero e il rosso per la passione, il grigio per il malessere, l’argento come speranza, l’oro per sognare.
E così che il lettore può ritrovarsi nel cromatico alternarsi di flash. Tra emozioni contrastanti e sentimenti profondi. Resi onirici sotto l’ombra della luna.

Sorge la luna
E brilla
Su diamanti
Di rugiada
Adagiati
Su scura erba

E’ forte la passione e lo stupore con i quali si gustano questi piccoli capolavori.
L’animo dell’autore è pulito, chiarificatore d’intenti, semplicemente.

Bacio il tuo corpo
Profumato
E sento il gusto
Delicato
Di latte di luna.

L’autore riesce a sorprendere per la poliedrica attitudine di pensiero. Infilando una perla sull’altra. Mettendo al centro della luna il suo io più profondo. Le sue angosce sono le specchio delle nostre ed entrambe sono
riflesse nella brevità, in un attimo d’eterno, di luna.

Anime piagate
S’aggirano incredule
Sulle rive dello Stige
Dell’umana vita
Terrena.

La sua malinconica ricerca di qualcosa che è oltre e che solo il poeta può raggiungere. Senza retorica, celebra il suo sentire e poche parole sono l’essenziale per spiegare la vita, l’amore, se stesso.

La mia ombra lunga
Mi precede
Nel cammino
Verso una meta
Che non so

Rinasce l’uomo, rinasce il poeta e la luna osserva il suo fare, il suo dire.
Le similitudini rafforzano e temprano di nuova luce, la poetica seppur breve è intensa ed efficace.

Getto reti d’argento
Nell’ampio lago
Dei sogni
Per coglierne
E tenerli stretti

Carmine ci penetra di luce e si lascia penetrare dalle sue schegge lunari, con dolcezza e decisione. Non si riesce a fare a meno di centellinare avidamente questa silloge, magica definirei. Soprattutto per gli amanti della luna. Ognuna di queste piccole liriche dona qualcosa, un ricordo, un pensiero, una riflessione. Infatti mi piace chiudere con questa perla. Lo vedo Carmine in questa immagine, perché mi ci rispecchio anche io e chissà quanti di voi che la leggerete.

Il pescatore di sogni
insegue quella meta
che è sempre
oltre l’orizzonte,
ambita solo
da lui.

Grazie Carmine per avermi dato la possibilità di scriverti questa prefazione.
Esperienza formativa ed indimenticabile.
La poesia unisce lì dove altro separa. Dona forza e vigore ad anime provate dalla vita. Solleva il cuore e lo erge dove deve stare, tra terra e cielo. Proprio accanto alla luna.

Patrizia Portoghese

1 Comment on “La mia prefazione alla silloge ‘Brevità di luna’ di carmine Valendino’

  1. Le poesie di Carmine mi sono sempre piaciute; dense di lirismo breve, trasparente e pulito; nomi che ben si addicono al concetto puro dell’arte.

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