Prendimi le mani, accarezzale
e raccontami una storia.
Di quelle belle come solo tu sai fare,
amica mia.
Prima che i miei occhi si chiudano
prima che il cielo non sia più azzurro.
Conta i fiori che nasceranno ancora
mentre io sarò via, tra i sentieri del sole
insegna a mio figlio i colori dell’aurora,
amica mia.
Prendimi le mani, accarezzale
e sfiora i miei capelli.
Non piangere e raccontami una storia.
Quella del lago, ricordi…
La nostra amicizia è più forte del tempo
più forte di questo pianto terreno.
Valica i confini del mondo
supera i confini dell’universo.
Le nostre anime non si smarriranno
resteranno tra le parole d’amore
nei santuari dove abbiamo pregato.
Imparammo a volerci bene
nel primo istante che i nostri occhi
di piccole donne cresciute
si spalancarono al cospetto dell’amicizia.
Quella vera che sopravvive anche alla morte
che non ha paura e non lascia l’amaro.
Prendimi le mani, amica mia,
aiutami ad andare lì dove non potrò più morire.
-Ispirata dal film “Pomodori verdi fritti alla fermata del treno” capolavoro-
©Patrizia Portoghese alias Pattyrose
Tutti i diritti riservati
L’ha ribloggato su Sui sentieri dell'anima… di Pattyrosee ha commentato:
In attesa di domani ripropongo il mio Inno all’Amicizia, quella con la A maiuscola, grazie di esserci! (A tutte le mie amiche)
Un capolavore è anche questa tua poesia.
Buon pomeriggio, con amicizia, Vito
Grazie Vito, il fatto è che ieri sera guardando il film, alla fine insieme alle lacrime sono scesi anche questi versi… Buona serata carissimo!