Giorni di tristezza
Incollati dal caldo
A scale di ferro
Che vedo al di la’ del vetro.
Una sagoma senza sorriso
Che non ingoia neppure
un chicco di riso.
Ed il mio urlo sfiancato
Perche’ non strappi una flebo
Chiave che non apre il futuro.
Mamma non vedi che non piango?
Vita che non t’ha sorriso
E semplicemente t’ha condotta
Mano nella mano su per vie fiorite
nei silenzi di rose spente.
Ci siamo amate mamma… E’ così.
E’ quello che credo in questo tormento
Di occhi bambini persi nel soffitto
In quell’infinito chiedere…
Portatemi via… A casa mia voglio tornare.
Pattyrose
A mia madre
L’ha ribloggato su Sui sentieri dell'anima… di Pattyrosee ha commentato:
Oggi S.Anna, auguri mamma che sei lassù, in pace —-<<-<-<((§)
Apprezzo molto la tua poesia e limpida, pulita, scivola via nella mente come una carezza.
Brava patty… Luì Cuoco…
Un abbraccio amichevole in quel dolore che mai finisce!…
Il dolore di chi la vita ha donato due volte: al nostro nascere e al suo morire!
Claudio
Grazie Claudio… Un caro saluto
Un poetare particolarmente commovente, che viene dall’anima…
Molto apprezzato. Un abbraccio forte, cara Patrizia
Sei un tesoro Silvia