Mi muori tra le braccia
legate a te dalla passione
e mi sconvolge il possesso
nel timido abbraccio.
Non vorrei che te ne andassi
la notte è tinta di stelle
che vogliono ancora accendersi.
Noi insieme più forti che mai
senza pretese di vivere oltre,
quel possibile amarsi.
E si spande quel desiderio
sulla sera che non domanda
e allora lasciati andare
in un brivido infinito.
Stringimi i pensieri e le mani
e amami, amami come mai.
Non ti manderò via senza di me
tra le strade di questa città
accesa nelle rose che mi hai donato.
In questa melodia tutto il senso
d’un incontro che passerà
scivolando sulle onde del tempo.
Stringimi e amami come mai…
In un attimo e in un tempo non definito
nel silenzio all’ombra del cielo.
@Patrizia Portoghese alias Pattyrose
Tutti i diritti riservati
Grazie per i commenti e a Cesare per i bellissimi versi che accompagnano i miei!
Grazie a Gina, ed a te, Patrizia, per l’apprezzamento gradito.
Cesare
Un legame di sensi che attraversa il tempo mai pago d’amare e d’amore
Infinitamente bella
Felice week-end
Gina
Ps
Permettimi, cara Patrizia ,un plauso ai bei versi di Cesare che ben si sposano con i Tuoi.
Grazie ad entrambi
Attimi di dolce passione, in cui ci si lascia trascinare da forti impulsi, per vivere d’intenso la vita…
Buon weekend, Patrizia
Già carissima, felice fine settimana!!!
(in risposta, come scambio poetico, l’ultima mia poesia, sperando di farti piacere, Patrizia, scritta prima di leggere la tua. La situazione ipotizzata è un po’ diversa, ma si può accostare lo stesso, almeno penso di sì.
Grazie per l’ospitalità.)
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INTENSITA’ VISSUTE
Intensità vissute
sul filo della memoria,
annodate fra loro
per essere più unite,
presenti alla mente
che le va cercando.
E vi trovo te,
nel tuo sorriso,
quel sorriso di sempre,
che regalavi d’intorno
con messaggi unici,
che solo tu sapevi.
Ecco allora l’incanto
che mi raggiunge,
che mi pervade,
che sento talmente mio
da immedesimarmi in lui,
nella gioia di averti.
Vorrei che tu ti fermassi,
che tu bloccassi, nel tempo,
le sabbie di clessidre stanche
che continuano a cadere,
nel passar delle ore.
Non andare via, ti prego,
non cancellare l’estasi
di quell’averti ritrovata,
anche solo in coscienza
di un passato ricordo.
Cesare
(17-05-’12)