M’hai rapita
da anni nascosta
nei meandri dell’anima,
tra le pieghe del cuore.
M’hai rapita
era di settembre
accovacciata nei pensieri
dolorose sensazioni.
Un antro di penoso sgomento
e poi… Il tuo vento,
solleticando gote bagnate
m’ha preso e portato in alto.
Finalmente ho capito
non c’era bisogno d’altro.
Un uragano di sensazioni
crescenti e palpitanti
solo emozioni eccitanti.
M’hai rapita e te ne sono grata
forse davvero
m’hai salvato la vita.
E non importa se sacrificio
costo’ una bella aurora,
ne sono nate altre
e altre ancora,
tutto ciò che mi circonda
ora ha un’altra aura.
Colorata di te
la mia poesia.
@Pattyrose
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Ventiquattrogiugnoduemiladieci
L’ha ribloggato su Sui sentieri dell'anima… di Pattyrosee ha commentato:
Tra i miei primissimi scritti, credo fosse la fine del 2009 quando scrissi questa poesia, tra le prime, quelle che diedero inizio ad una vera cascata di versi…
Scrivere aiuta e può portare a scoperte incredibili, soprattutto alla scoperta di se stessi.
Capita spesso, nella vita di tutti i giorni, che noi cerchiamo cose particolari ed, a volte, ci perdiamo nei dettagli insignificanti…superflui dimenticando la cosa più bella che si può donare e ricevere e che è la poesia …La tua descrizione in una simile atmosfera da te esposta incantata e risulta alla perfezione coabitare soltanto nella sofferenza, nell’amore nell’abbandono, nella ricerca…la poesia e’ qualcosa di irraggiungibile….la si trova ovunque ma pochi la sanno raggiungere (in qs caso ci sei arrivata subito!)….
Emilio Mercatili