Sui sentieri dell'anima... di Patrizia Portoghese
Trine e gocce di luna
arabeschi di luce in un atomo,
tutto in un fiume di luce
accompagnato da un timido vento.
Ceneri d’antiche memorie
amori sepolti dal freddo,
si consumano nei tramonti perenni
sotterrate da un umido ricordo.
Si può amare di nuovo
se i conti non sono artefatti,
si rinasce in trine e gocce di luna
appese alle vene pulsanti di fuoco.
Delicate membrane
si schiudono in baci di cioccolata,
incartati in tulle trasparente
e dell’oblio ne fanno un canto.
Poema d’amore
impastato d’uvetta e canditi
amalgama di promesse e incanto.
Regalo e splendida condanna
nel rinnovarsi stella
d’un Natale di trine e gocce di luna.
Nel silenzio le note
d’un dolce schiocco di dita
come un valzer che invita alla vita.
Consumiamo questo frutto
come fosse l’ultimo che ci viene donato
lentamente e amorevolmente
spiga d’inverno, germoglio appena nato.
Patrizia Portoghese
Tutti i diritti riservati
28 dicembre…
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